A milioni soffocati nelle camere a gas Il destino dei cani randagi giapponesi
Più di trecentomila animali al mese vengono soppressi con il Co2, una morte atroce tra guaiti strazianti
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Un frame che denuncia l'atrocità della morte dei trovatelli in Giappone (da YouTube) |
COCCOLATI E ABBANDONATI - Agli occhi dei più il Giappone appare come lo Stato nel quale i cani e in generale gli animali domestici sono trattati meglio. Passeggiando per le strade di Tokyo o delle altre grandi città giapponesi si possono vedere centinaia di amabili padroni che coccolano e portano a spasso i loro amici a quattro zampe. Vestiti di tutto punto gli animali spesso partecipano a succulenti e costosissimi pranzi. Ma c'è anche l'altra faccia della medaglia: i cani abbandonati sono destinati a un'atroce morte. L'orribile pratica della camera a gas è accettata dallo Stato. Secondo la commissione intergovernativa che si occupa della salute degli animali «l'utilizzo del gas per uccidere gli animali non è raccomandato, ma allo stesso tempo è tollerato». Il documento stilato dalla stessa commissione afferma anche che l'introduzione nelle camere a gas provoca «patimenti» e «sofferenze intense» agli animali, mentre dichiara che l'iniezione letale è molto meno dolorosa.
I VIDEO - Un video (rimosso dal web) apparso sul network giapponese Fuji tv, mostra le sofferenze vissute dai cani randagi una volta introdotti nelle camere a gas. Ogni volta circa 20-30 animali sono chiusi in una cassa d'acciaio. Dopo alcuni minuti un impiegato aziona il gas che è velocemente pompato nella struttura d'acciaio. Il veleno si diffonde e gli animali cercano invano di uscire dal portellone da cui sono entrati, ma quest’ultimo naturalmente è chiuso. Con le zampe tentano di rompere i vetri infrangibili della cassa. Si sentono i rantoli penosi e sofferenti dei randagi che diventano sempre più deboli. All'improvviso i cani smettono di abbaiare. «Tutti noi siamo responsabili di queste orrende pratiche - dichiara il regista Motoharu Iida al Mainichi Daily News -. Ma ci sono alcune persone che fanno finta di non vedere perché la realtà è troppo penosa».
«REALTA' ORRIBILE» - Su “Giappopazzie”, blog di un italiano che vive a Takarazuka e ideato per diffondere la cultura e le bellezze del Giappone, la triste vita dei cani nel paese nipponico è raccontata senza indugi. «La realtà e' orribile - scrive il blogger Luca che parte narrando le peripezie dei cuccioli venduti all'interno dei negozi di animali domestici -. Migliaia di negozi vendono cani come fossimo al supermercato. I cani alloggiano in celle grandi di solito 50x50 cm e spesso il cagnetto giace nelle sue feci anche se queste ultime vengono rimosse di frequente». Ma il destino dell'animale diventa ancora più atroce se entro sei mesi non è acquistato da nessuno: «Molti negozi mandano i cani alla camera a gas per essere soppressi - taglia corto Luca -. L' invenduto viene eliminato».
Francesco Tortora16 ottobre 2009 www.corriere.it